"In genere, il jazz è sempre stato simile al tipo d'uomo con cui non vorreste far uscire vostra figlia" - Duke Ellington
lunedì 18 maggio 2009
Infanzia pirotecnica - L' Outing del Capitano : "Eravamo black block" - Parte Seconda
"Naturalmente la scolarizzazione di cui sopra prevedeva anche esperienze semi-masochiste come farsi esplodere un petardino (quelli piccoli rossi o verdi) in mano, un Mini Cicciolo sotto la scarpa e fare i "flash" ovvero aprire al centro i petardi con capocchia per poi accenderli e "vedere di nascosto l'effetto che fa".
Tornando al mio pomeriggio invernale rigido, posso affermare senza timore di smentita che io e il mio amichetto eravamo scolarizzati abbastanza da poterci permettere acrobazie pirotecniche notevoli e quel giorno facemmo scorta di Mini Ciccioli, fumogeni e girandole.
Iniziammo con le girandole, sparammo qualche Mini Cicciolo per poi passare ai fumogeni...questi ultimi, se accesi in terra, iniziavano a saltellare quindi decidemmo di lanciarli per aria per godere appieno delle loro virtù coreografiche fin quando uno di questi (di colore viola), andò inavvertitamente a cadere in un cassonetto della spazzatura aperto (di quelli di plastica verde).
Non ce ne accorgemmo subito, ma dopo qualche altra girandola iniziammo a vedere fumo uscire dal suddetto cassonetto e, mentre uno dei due chiedeva un secchio al fruttivendolo lì vicino, l'altro tentava tristemente di spegnere il fuoco mettendo le mani a conchetta e riempiendole d'acqua alla fontana lì vicino per poi tentare di trasportarla sino al luogo dell'incendio.
Inutile dire che il nostro intervento fu vano e potemmo solamente limitarci ad assistire al lento e ineluttabile scioglimento del cassonetto.
Mentre le nostre facce diventavano sempre più bianche, qualcuno ben pensò di chiamare i Vigili Urbani...ma prima di finire il racconto arrivo alla nota politica dell'elaborato: la nostra totale mancanza di consapevolezza nelle azioni è il chiaro sintomo della purezza del fuoco rivoluzionario che ci ardeva dentro e che involontariamente e teneramente delineava come nemici di classe le Forze Armate.
Dicevamo, qualcuno chiamò i vigili che arrivarono dopo breve tempo ma furono preceduti dal padre del mio amichetto che, rendendosi conto del grave affronto commesso nei confronti della serenità paesana, cercò di esercitare il massimo della severità adulta sequestrandoci il resto dell'arsenale (Mini Ciccioli e poco altro) e, dopo averli bagnati nella fontana, buttò tutto dietro la stessa (dietro la fontana c'è il baratro che porta ad un'insenatura nella strada sottostante).
Nonostante la nostra ormai chiarissima appartenenza alla causa rivoluzionaria, in cuor nostro ci sentimmo borghesucci quando (a seguito del lancio) praticamente tutti gli altri giovani praticanti della Piazza si precipitarono a raccogliere le nostre "armi" nella stradina sottostante...
"Uagliù, r'av ammuddhat sol' sop' sop', sciamr' a pglià!"
(ovvero "Giovani, li ha bagnati solo in superficie, andiamo a recuperarli!") gridò uno di loro, e tutti corsero ad accaparrarsi GRATUITAMENTE i petardi.
Eravamo borghesi, rivoluzionari e Black Block, e non eravamo ancora adolescenti.
Dopo quest'ennesima durissima presa di coscienza, arrivò finalmente un Vigile graduato cui ci avvicinammo fingendo tenerezza e preoccupazione ( Sun Tzu diceva : "Tutta la guerra si basa sull'inganno" e soprattutto "Simulare il disordine presume una perfetta disciplina, simulare paura il coraggio, simulare debolezza la forza") e uno di noi gli chiese quale sarebbe stato il nostro futuro prossimo dicendogli :
"Ma mò ch succèr'?" (trad. "Che ne sarà di noi" - No, non è una citazione)
"La fessa r' tamamma!!!" (trad. "La vagina di tua madre!!!) fu la risposta...
...come non essere Black Block?"
FINE
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2 commenti:
uaglio'... si' assai!!!
(trad.: ragazzo... sei sovrabbondantemente tanto!!!)
imparato molto
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