giovedì 17 luglio 2008

Vita Universitaria Potentina - Parte Seconda - "Il Day After"

Sono circa le 11.00 e mentre giaccio sul letto di qualcuno non pervenuto, nella stanza più vicina al cesso guarda caso, sento dei passi e poi una voce:
"Uagliò, sì v'gliànd???" (trad. : "Giovine, sei sveglio?").
Balzo in piedi a dimostrare la mia risposta positiva alla domanda di cui sopra e vado al cesso.
Nel frattempo il socio "mattiniero" prepara una bella Moka (piccola, da una tazzina)...io continuo il rituale igienico con molta calma, arrivo in cucina, occhi stile bambolotto fustigato da bimbi irrequieti, alzo il coperchio della Moka ma ancora niente allora opto per il balcone col mio socio e accendo una bella sigaretta.
La fumo con mooooooolta calma.
Rientriamo in cucina col timore di trovare il caffè bruciato, alzo con cautela il coperchio e...NIENTE.
La prendiamo con filosofia, in mente bestemmio perchè dormo ancora...dopo una decina di minuti il caffè decide di uscire.
Presa la dose minima raccomandata di caffeina, posso iniziare a parlare e ascoltare.
"Devo andare a contestare il voto di un esame" dice il Socio Padrone di Casa, poi specifica :
" Aggia scì a condestà nu OTT !"(trad. " Devo andare a contestare un 8!").
A seguito dell'ascolto di questa meravigliosa volontà, sul mio volto c'è un'innegabile cocktail espressivo di ORGOGLIO, FELICITA' e SOLIDARIETA'.
Dopo queste grandi emozioni decidiamo di incamminarci verso l'università, guardiamo le ragazze (degli altri naturalmente perchè noi siamo contrari) e dopo un quarto d'ora di lento e straziante cammino soleggiato arriviamo nell'aula nella quale il famigerato Prof. sta torturando e cercando di umiliare alcuni baldi giovani, ci sediamo con aria interessata ma la nostra attenzione dura poco.
Mezzora dopo siamo già in giro, troviamo un altro compagno di viaggio e ci rendiamo conto che l'ora di pranzo si avvicina.
Ci avviciniamo al bancone della mensa, firmo a nome di un amico realmente frequentante l'università, tutti mi guardano non per il mio innegabile appeal (come disse un mio caro amico circa 8 anni fà "sì sòl sex a pìl" ovvero "sei solo sesso e peli") ma perchè è difficile trovare facce nuove in facoltà in periodo d'esami, una bimba tutta mosse e rossetto rosso mi riconosce, io cincischio poi la saluto timoroso di essere malamente beccato a mangiare abusivamente dove non potrei.
Piove...
Salutiamo la nostra cara Miss appena arrivata correndo e già quasi inzuppata, trovo un compaesano e gli dico "Dammi un passaggio".
Sono ancora qui nonostante il calcio notturno e i pranzi scroccati e dedico al fratello padrone di casa una bella botta di rock italiano anni '70.
Il Rovescio della Medaglia - "Sodoma e Gomorra" (1971)

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